lunedì 30 gennaio 2012

app anti crisi?


sono tempi di crisi lo sappiamo tutti, è ci siamo rotti di    
pagare noi per chi non lo fà..                                                  
almeno io si!!                                                                        
la tecnologia ha già fatto tanto per diminuire il fattore      
dell'evasione fiscale, ma ora ha fatto di più.                        
tremate o voi commercianti che non emettete fatture o scontrini fiscali, è nato TASSA.LI :un app decisamente geniale per android. ques'app si sta già facendo conoscere girando tra  siti web e telegiornali regionali!  Edoardo Serra è il programmatore che ha realizzato Tassa.li, progetto che in questi tempi di crisi sta riscuotendo un grandissimo successo.
i dati vengono raccolti  e elaborati sul sito web di Tassa.li quasi in tempo reale, il tutto nel completo anonimato. Tassa.li ha registrato quasi 32 mila segnalazioni per un’evasione fiscale che si aggira intorno ai 5 milioni di euro, insomma non si parla di due spicci. nel nostro piccolo ora possiamo fare qualcosa per aiutare il paese ad uscire da questa terribile piaga sociale chiamata evasione fiscale. scaricando ed utilizzando questa app android, non solo si farà una buona azione e si aiutarà la finanza a scovare commercianiti truffaldini, ma si addompierà anche a un dovere civile di supporto e di aiuto allo stato viste le enormi difficoltà che stiamo vivendo in questo periodo .
Tassa.li è semplicissimo da installare sul nostro smartphone. Non appena si raggiungerà un numero elevato di segnalazioni Edoardo Serra, sviluppatore di tassa.li, provvederà a diffondere i dati raccolti e segnalati dagli utenti.

mercoledì 25 gennaio 2012

cosa manca alle daw di linux?

ciao a tutti.
questo post nasce da un esigenza che ho riscontrato e che continua a persistere su linux, girovagando per il net ho trovato molta gente che la pensa più o meno come me.
il post è un po lungo ma secondo me vale la pena di leggerlo (grazie al piffero lo scritto io :D )

vi ho già parlato del mio scambio di battute su questo argomento col principale sviluppatore di ardour, che continuo vivamente a credere che sia il meglio ora disponibile su linux.

chi ha già conoscenze in campo musicale dovrebbe trovare semplice la lettura di questo post, per chi non lo sa l'unica cosa che c'e da sapere è il midi.
cos'è il midi?
per farla semplice il midi è un protocollo di trasmissione di dati, usato per controllare software o hardware, in grado anche di trasmettere tutte le informazioni necessarie per riprodurre una nota ovvero se tu schiacci un tasto di una tastiera midi che è collegata al computer di per sè non emetterà nessun suono. se tu da un programma apposito, assegni un suono per ogni tasto nel momento che il tasto viene premuto il suono uscirà magicamente dalle casse del pc. la tastiera midi è possibile usarla anche con delle macchine hardware apposite che supportano il protocollo è fanno la stessa funzione del programma sopra descritto.

il punto della situazione è questo:



  • su linux puoi registrare?


chiaramente si, hai a disposizione un bel numero di sw a disposizione, e quasi tutti di ottima fattura, l'unica pecca resta trovare un hw che venga riconosciuto senza troppe rogne o da dover patchare a mano per sfruttarlo a pieno.


  • su linux puoi fare editing e mixaggio?


si anche questo è fattibile con qualche complicazione in più, infatti mancano ancora molti plugin linux nativi e non credo che usare quelli di window sia la soluzione. però tutto sommato hai quasi tutto il necessario per fare suonare, e anche bene, il tuo disco o il disco che stai registrando in studio.


  • su linux puoi creare musica da producer?


questa volta la risposta è un risicato NI(NO+SI). vediamo il perché:
puoi implementare le tue registrazioni con l'uso del midi, ovvero se ti manca uno strumento cercando bene puoi aggiungerlo tramite soundfonts (delle librerie di suoni che contengono uno o più suoni che puoi in parte modificare e risuonare tramite tastiera midi).
il che è molto utile a chi ha una band e deve aggiungere strumenti o creare interamente una base che come obbiettivo ha il suono naturalistico.


  • e se io voglio fare musica elettronica?


ecco prima di tutto scindiamo la musica elettronica dal maxigenere con cui si indicano più generi di musica e prendiamo quello che gli accomuna:  
essere  creata con strumenti quali sintetizzatori sonori e campioni di musica precedentemente registrata.
esistono (anche se pochi e ostici) entrambi gli strumenti su linux, ma questo non basta.
per arrivare ad avere un buon livello di musica elettronica servono anche strumenti  veloci con la potenza necessaria, è una buona quantità di midi. 
la migliore daw di linux (ardour) dopo numerosi anni di sviluppo, nella terza major relase, stà implementando adesso l'utilizzo del midi per le tracce  , ma di poter assegnare (come nelle daw riconosciute come le migliori in circolazione) ogni singolo campione ai tasti di una tastiera midi esterna o virtuale non se ne parla.
in tutti i sequencer manca un modulo per poter importare il soundfont midi direttamente dal programma senza usare un modulo esterno. questo comporta una significativa perdita di tempo e di concentrazione. il software in questione e fluidsynth con l'interfaccia grafica qsynth, il programma oltre a permettere il poter mettere poco le mani sul suono ha il difetto che deve subire un restart ogni volta che si decide di usare un soudfont diverso, il che può essere anche molto lento 
mancano dei campionatori per inserire i suoni in wawe e riprodurli sempre tramite protocollo midi in più parti della canzone (pensate esempio i vari suoni della batteria, invece di inserire il suono wawe o mp3 ogni volta che serve basta mettere il quadrettino corrispondente nel piano roll ogni volta che deve battere, senza perdere di qualità e potendo suonare direttamente da un controller midi a pad o a tastiera) o meglio ci sono ma sono esterni anche questi, e con interfacce grafiche inprobili, o molto macchinonse.
il software in questione è linux sampler ma io l'ho provato sul mac è non sono riuscito neanche a capire come funziona, quindi evito di analizarlo. 
 il usare sw esterni comporta anche il dover risettare tutti i collegamenti ogni volta che riapri un programma e non usi un determianto ordine. il avere mille collegamenti esterni comporta anche il dover avere un progetto salvato per ogni programma utilizzato, direi che non è molto favorevole.
 una cosa che ardour 3 dovrebbe inserire ma non si è ancora vista (anche se annunciata) e la tastiera virtuale, ovvero una tastiera che ti permette di avere una tastiera del pianoforte usando la tastiera del pc,
una cosa di cui personalemente sento la mancanza anche se è poco rilevante è la mancanza di un rilevatore di bpm, che mi sarebbe molto utile visto che facendo rap molta gente mi viene in studio con strumentali scaricate di cui è impossibile scoprire i bpm, 
e magari un bella impostazione che ti permette di mettere le automazioni per nota... 

queste sono le principali cose che sento io e che dovrebbero essere risolte (sempre a parere mio) nel tempo più veloce possibile, sicuramente mi è sfuggito qualcosa, e per qualcuno hanno la priorità cose che non ho detto, ma c'e tanta gente che vorrebbe uno sviluppo in questa direzione.
sicuramente quello che serve si può fare e anche senza troppi intoppi, ma sicuramente migliorare la situazione chiede tanto impegno e righe di codice, spero che se qualcuno ha letto questo post abbia capito la situazione, e che se qualcuno può fare qualcosa lo faccia..


cosa da non credere

ciao a tutti oggi vi volevo parlare di un veloce scambio di battute che ho avuto con il fondatore dl progetto di ardour, sequencer open source.
quando mi sono recato nell'apposita sezione del forum per fare presente come sia importante inizare a pensare anche hai producer mi ha risposto non molto diversamente da quanto pensavo, ve lo riporto qua tradotto direttamente da google translate:


@ Gusta: permette di ribadire quello che hai detto solo un po '. Stai parlando del flusso di lavoro associato con la produzione di pop moderno e musica da ballo. La sua non relative a flussi di lavoro visto durante la registrazione di folk, jazz o musica classica (qualunque cosa significano questi termini). La sua non è legato anche il flusso di lavoro utilizzato per creare la musica riconosciuto dai più come migliore musica registrata degli ultimi 30-40 anni, o la maggior parte della musica sperimentale creato oggi.Quindi, per ciò accada, qualcuno deve avere un reale interesse a sostenere lo spirito del tempo così perfettamente rappresentata da Ableton Live (e ora, forse, bitwig). Che qualcuno ha di essere effettivamente uno sviluppatore che vuole lavorare su Ardour. Parlando per me, anche se alcuni di questi strumenti hanno un certo interes per incontrati, io non sono francamente che interessato. Devo ancora incontrare la musica che mi rendo conto che deve la sua forma a caratteristiche specifiche di quello che termine "produzione". Se e quando lo faccio, potrei avere più interessato.Forse qualcun altro vuole correre con questo ...
ok  a parte il fatto che musica pop da ballo o chi sa quale altro genere non importa, perchè questi tool possono essere utili per chiunque faccia musica col computer, ma io dico percè uno che fa musica dovrebbe rispondere con un tono cosi quasi dispregiativo dicendo che lo scopo di questo sw e tenere gli strumenti per fare la musica MIGLIORE e quindi scartare tutto quello che serve per fare quelle ROBACCE sub musicali dove non c'è almeno il suono di una chitarra ma c'è un synth..
ardour è senza dubbio il miglior sequencer opensource, ma quanto ci vorrà prima che sia soppiantato da un prodotto migliore?
già sta nascendo bitwig pare nativo su linux, che per la maggior parte delle ipotesi soppianterà (con un po di tempo) molti sequencer open, perchè sta integrando possibilità che su linux non ci sono mai state, ed è un sequencer di nuova generazione.
oppure basterebbe anche solo che un team di persone cazzute inizino a fare una fork di ardour fatta un po bene per fargli perdere di prestigio... infatti ardour manca ancora di molti tool necessari e funzioni che affida ad altri programmi tramite jack...
il bello è quanto non si rendano conto di quanto è deleteria questa situazione... su linux fare musica è un macello gia solo per l'hw, non incasiniamoci anche per il sw!




Hello everyone today I want to talk about a quick exchange that I had with the founder dl project ardor, open source sequencer.

when I went in the appropriate section of the forum to make this as it is important to also think you inizare producer told me not very different from what I thought, I'll carry here translated directly from google translate:


@ Taste: allows you to repeat what you said just a little. ' Are you talking about the workflow associated with the production of modern pop and dance music. Its not related to workflows seen during the recording of folk, jazz or classical music (whatever these terms mean). Its not even tied to the workflow used to create the music recognized by most as the best music recorded in the last 30-40 years, or most of the experimental music created oggi.Quindi, for this to happen, someone has to have a real interest in supporting the zeitgeist so perfectly represented by Ableton Live (and now, perhaps, bitwig). Someone has to actually be a developer who wants to work on Ardour. Speaking for myself, although some of these tools have a certain interest to meet, frankly I'm not that concerned. I have yet to find the music that I realize that owes its shape to the specific characteristics of what they term "production". If and when I do, I have more interessato.Forse someone else wants to run with this ...
ok apart from the fact that pop music to dance or who knows what other kind do not matter, because these tools may be useful for anyone who makes music with the computer, but I say it take to get one who makes music should respond with a tone almost like saying that derogatory The purpose of this sw and keep the tools to make the BEST music and then discard everything you need to make those sub ROBACCE music where there is at least the sound of a guitar, but there is a synth ..
ardor is without a doubt the best open source sequencer, but how long before it is superseded by a better product?
already being born bitwig seem natively on linux for most of the hypotheses supplant (with a bit of time) many sequencers open, why is integrating possibility of linux I've never been, and is a next-generation sequencer.
enough or even a team of people begin to make a badass fork ardor made some good for him to lose prestige ... In fact ardor still lacks many necessary tools and functions that rely on other programs with jack ...
the best part is that you do not realize how harmful is this situation ... linux is a mess already making music just for the hw, not incasiniamoci for the sw!

due parole sulla visita alla gam

ho fatto una cosa che non facevo da tempo,  oggi io e due miei amici abbiamo avuto una spinta intellettuale ci siamo inoltrati in una avventura culturale.
presi dalla nostra voglia di aprofondire aspetti della nostra città che non approfondiamo mai, e ci svegliamo presto alla mattina per
recarci alla GAM, si avete capito bene, la galleria di arte moderna e contemporanea di Torino.
io ero già andato in passato in quel museo, per i miei amici era la prima volta.
quando ero andato io la GAM era una bella esperienza,  c'erano opere di merz interessanti di neon e cera (cito quello perchè mi avevano colpito di più)



in una sezione di arte contemporanea molto viva e ben fornita.
accanto questa c'era un piano dedicato all'arte moderna, la visita scorreva liscia, si passava da un opera interessante all'altra trovandosi in un contesto di opere molto simile e con un preciso motivo per cui erano li, la mostra appariva molto sensata e ben documentata.
quello che si è presentato oggi ai nostri occhi è stato totalmente diverso, vediamo il perchè:
inanzi tutto la mostra non è più organizzata per periodo storico, e neanche per stili artistici, ma le opere sono disposte per quattro macro argomenti.
questa formula che a primo impatto può essere geniale, ma in seconda analisi in realtà non si rivela stimolante e congeniale, almeno per spettatori poco esperti come noi.
i filoni in questione sono quattro:

  • malinconia
  • informazione
  • anima 
  • e linguaggio
il non essere divisi per stile crea una grande confusione, passi da un dipinto naturalistico a uno astratto nella stessa stanza, senza avere il tempo di adattarti a quello che stai andando a vedere.
la divisione in queste macro categorie crea anche grosse forzature nelle interpretazione, vediamo qualche esempio.
malinconia:
questa sezione è la più controversa a parer mio,  è stata a cura di: Prof. Eugenio Borgna

Alighiero Boetti
Torino, 1940



Alberto Savinio




Alberto Savinio

purtroppo per questa collezione non sono riuscito a trovare le opere che più mostrano la forzatura in questa sezione di gam.


























Felice Casorati
Novara, 1883-Torino, 1963

informazione:
a cura di:  Prof. Mario Rasetti:


Atanasio Soldati


Fortunato Depero
Fondo (TN), 1892 - Rovereto (TN), 1960
Luigi Baldassarre Reviglio
documentato a Torino tra il 1809 e il 1832

linguaggio:
a cura di:
 Prof. Sebastiano Maffettone
ho trovato  questa sezione molto interessante, con le opere più vicino al mio gusto




Lucio Fontana
Rosario di Santa Fè (Argentina),1899 - Comabbio (VA), 1968

Mario Schifano
Homs (Libia), 1934

Mosè Bianchi
Monza (MI), 1840- 1904

anima:
a cura di Prof. Vito Mancuso



Giuseppe Pellizza da Volpedo
Volpedo (AL), 1868-1907

Marino Marini




Emilio Scanavino
Genova, 1922 - Milano, 1986
all'interno della mostra c'è una parte dedicata a james brown, per noi james brown nella nostra immensa ignoranza artistica è e sempre sarà lui:
il mito del funk.
invece ci siamo trovati questi quadri:
un pò diverso e? ;)

a fine della giornata il giudizio è stato unanime, la mostra lascia un senso di vuoto, probabilmente non eravamo noi in grado di capirla ma non è un museo che ora io consiglierei di visitare

domenica 22 gennaio 2012

cosa vuol dire essere dislessico




ciao a tutti i lettori finiti per caso su questa pagina, ho notato che al giorno d'oggi la dislessia è più conosciuta di un tempo è spesso viene usata come termine improprio. analizziamo un attimo cosa non è sinonimo il semplice essere dislessico:
  • un deficiente
  • un ignorante
  • un cretino
  • uno svogliato
  • portatore di handicap
  • uno che sbaglia a pronunciare parole
  • analfabeta
la dislessia viene catalogata come dsa, ovvero disturbo specifico dell'apprendimento, al di fuori di situazioni scolastiche un dislessico è veramente difficile riconoscere. la dislessia non è un handicap ma una caratteristica. ognuno di noi possiede diverse caratteristiche fisiche e psicologi che, il dislessico tra le varie caratteristiche possiede queste.
essere dislessico vuol dire avere strutture cognitive differenti e quindi possibili anche differenti sensibilità, una cosa molto comune tra i dislessici è essere con la testa nelle nuvole, o avere appreso a leggere l'ora molto tardi.
detto questo il dislessico vive tra le persone comuni.
i problemi di apprendimento che un dislessico presenta possono essere superati con strumenti che vanno a sopperire al problema (chiamati appunto uno strumenti compensativi) e strategie che ognuno si elabora nel modo che più trova congeniale. una cosa molto interessane è come l'utilizzo dei metodi compensativi siano consigliati anche in agli studenti non dislessici per facilitare il lavoro o lo studio.
una cosa importante da conoscere e che come non siamo tutti uguali non esiste un unico tipo di dislessia e che lo stesso tipo di dislessia si può manifestare in ogni individuo i maniera diversa e quindi che la soluzione utile per uno può non essere congeniale per un altro, vediamo quali tipi di dsa sono presenti.
  • dislessia: consiste nella difficoltà di lettura, è la più conosciuta,  e consiste nella difficoltà di ricordarsi i testi appena letti e perdersi tra le righe bianche del testo (non c'elo)
  • disprassia: consiste nella coordinazione dei movimenti fini (c'elo)
  • disortografia: difficoltà di ortografia che si manifesta in casi specifici, il disortografico solitamente non commette errori d'ignoranza, ma bens sì errori ben codificati che si manifestano principalmente in situazioni di scrittura dubbia (h prima delle vocali o accenti, doppie e errori simili)  (c'elo)
  • disgrafia: problema di tipo grafico che si manifesta con una grafia veramente illeggibile (esempio io non scrivo in uno stile preciso di scrittura ma bensì in lettere provenienti dallo stampatello minuscolo e maiuscolo)(c'elo)
  • discalculia problema con i numeri (c'elo)
  • disgnomia difficoltà a usare i nomi in maniera istantanea, o meglio tendenza ad avere troppo frequentemente "la parola sulla punta della lingua"  (non c'elo)
qua ho cercato di dare un piccolo assaggio più leggero possibile di cos'è la dislessia, spero di essere stato chiaro..