domenica 22 gennaio 2012

cosa vuol dire essere dislessico




ciao a tutti i lettori finiti per caso su questa pagina, ho notato che al giorno d'oggi la dislessia è più conosciuta di un tempo è spesso viene usata come termine improprio. analizziamo un attimo cosa non è sinonimo il semplice essere dislessico:
  • un deficiente
  • un ignorante
  • un cretino
  • uno svogliato
  • portatore di handicap
  • uno che sbaglia a pronunciare parole
  • analfabeta
la dislessia viene catalogata come dsa, ovvero disturbo specifico dell'apprendimento, al di fuori di situazioni scolastiche un dislessico è veramente difficile riconoscere. la dislessia non è un handicap ma una caratteristica. ognuno di noi possiede diverse caratteristiche fisiche e psicologi che, il dislessico tra le varie caratteristiche possiede queste.
essere dislessico vuol dire avere strutture cognitive differenti e quindi possibili anche differenti sensibilità, una cosa molto comune tra i dislessici è essere con la testa nelle nuvole, o avere appreso a leggere l'ora molto tardi.
detto questo il dislessico vive tra le persone comuni.
i problemi di apprendimento che un dislessico presenta possono essere superati con strumenti che vanno a sopperire al problema (chiamati appunto uno strumenti compensativi) e strategie che ognuno si elabora nel modo che più trova congeniale. una cosa molto interessane è come l'utilizzo dei metodi compensativi siano consigliati anche in agli studenti non dislessici per facilitare il lavoro o lo studio.
una cosa importante da conoscere e che come non siamo tutti uguali non esiste un unico tipo di dislessia e che lo stesso tipo di dislessia si può manifestare in ogni individuo i maniera diversa e quindi che la soluzione utile per uno può non essere congeniale per un altro, vediamo quali tipi di dsa sono presenti.
  • dislessia: consiste nella difficoltà di lettura, è la più conosciuta,  e consiste nella difficoltà di ricordarsi i testi appena letti e perdersi tra le righe bianche del testo (non c'elo)
  • disprassia: consiste nella coordinazione dei movimenti fini (c'elo)
  • disortografia: difficoltà di ortografia che si manifesta in casi specifici, il disortografico solitamente non commette errori d'ignoranza, ma bens sì errori ben codificati che si manifestano principalmente in situazioni di scrittura dubbia (h prima delle vocali o accenti, doppie e errori simili)  (c'elo)
  • disgrafia: problema di tipo grafico che si manifesta con una grafia veramente illeggibile (esempio io non scrivo in uno stile preciso di scrittura ma bensì in lettere provenienti dallo stampatello minuscolo e maiuscolo)(c'elo)
  • discalculia problema con i numeri (c'elo)
  • disgnomia difficoltà a usare i nomi in maniera istantanea, o meglio tendenza ad avere troppo frequentemente "la parola sulla punta della lingua"  (non c'elo)
qua ho cercato di dare un piccolo assaggio più leggero possibile di cos'è la dislessia, spero di essere stato chiaro..



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